Siamo lieti di pubblicare due recenti interviste del Dottor Aldo Imerito, inerenti Il recupero di materie prime critiche.


INTERVISTA N.1

L’intervista è fruibile dal minuto 09:13 al minuto 13:01.


INTERVISTA N.2

Lo scorso 9 Novembre il Gruppo Ecotec ha raggiunto i suoi primi 40 anni di attività!

Un primo traguardo di un cammino che auspichiamo ancora lungo e prosperoso,
auguri Ecotec!

Finalmente online il nostro nuovo sito. Buona Navigazione.

Siamo lieti di comunicare che nel dicembre 2019 Ecotec Gestione Impainti srl ha conseguito la certificazione ISO 45001-2018 concernente la sicurezza sul lavoro, che si è quindi aggiunta alle certificazioni ISO 14001-2005 ed ISO 9001-2015, relative rispettivamente all’ambiente ed alla qualità, già in suo possesso.

La creazione ed il mantenimento di un Sistema di Gestione Integrato, che comprende Qualità, Ambiente e Sicurezza, assicura a tutti i clienti della nostra società  non soltanto la fornitura di servizi svolti nel pieno  rispetto della legislazione vigente, ma anche in continuo miglioramento per seguire l’evoluzione del mercato di riferimento.

Il giorno 22 luglio dell’anno 2019 su “Il Sole 24 Ore“, alla sezione “Tecnologia”, è stato pubblicato un articolo riguardante il riciclo dei rifiuti industriali derivanti dalla lavorazione della bauxite, procedura ideata da Ecotec attraverso il proprio Centro Ricerche, dalla medesima brevettata e successivamente validata dal Politecnico di Milano e dal CESA di Cagliari.


Scandio, metalli pregiati e terre rare estratti dagli scarti della lavorazione della bauxite determinando un virtuoso movimento di economia circolare derivante dalle discariche. Come trasformare in risorse tonnellate di scarti per mezzo del “processo dei fanghi rossi” applicato con tecnologia Bayer – continua a leggere l’articolo originale

Il giorno 25 luglio 209, sul sito web istituzionale della università di Cagliari è stato pubblicato un articolo riguardante l’assegnazione delle borse di studio di Saras, Ecotec e Fluorsid ad alcuni neoingegneri.


Ecco l’articolo:

Ai neoingegneri Federico Atzori, Francesca Cappai, Marco Dessalvi e Anna Laura Sanna, che stanno proseguendo gli studi all’Università di Cagliari per la Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica e dei Processi Biotecnologici, le borse di studio di Saras, Ecotec e Fluorsid, gli sponsor aderenti all’iniziativa e al bando dell’AIDIC, l’Associazione Italiana di Ingegneria Chimica – continua a leggere l’articolo originale

Dai residui industriali della raffinazione della bauxite un’opportunità. Perché, «con gli opportuni trattamenti», anche il materiale normalmente destinato alla discarica, può diventare una risorsa. Il progetto, già brevettato, parte dalla Sardegna ma è destinato al panorama industriale metallurgico internazionale. I tecnici e i ricercatori della Ecotec, azienda operante nel polo industriale di Macchiareddu (a una ventina di chilometri da Cagliari) ci hanno messo cinque anni prima di arrivare a far funzionare il sistema che permette di riutilizzare i fanghi rossi ottenuti dall’estrazione dell’allumina dalla bauxite secondo il processo Bayer.

Materiale che in Sardegna, soprattutto a Portovesme (all’ Eurallumina), non manca. Non a caso, il progetto che potrebbe diventare una risorsa importante per rilanciare il settore metallurgico e, quindi, la filiera dell’alluminio in cui produzione e recupero degli elementi residui viaggiano assieme limitando al massimo il conferimento in discarica il cosiddetto «zero waste».

«Con il nostro progetto – spiega Aldo Imerito, fondatore e guida della Ecotec, attiva nell’isola da 27 anni nel campo della ricerca con una settantina di dipendenti e commesse per grossi gruppi internazionale – siamo in grado di recuperare il 100 per cento degli elementi presenti nei fanghi rossi». Che sono poi allumina, ferro, titanio, scandio e terre rare.

«Un risultato che si ottiene attraverso due tecnologie, sinergiche tra loro, quella pirometallurgica e quella idrometallurgica – spiega -. Con la prima, attraverso l’utilizzo di un forno al plasma termico, si ha una fusione riduttiva del Fango Rosso , con la quale si ottiene un ferro rispondente alle caratteristiche di qualità richieste dalle acciaierie ed una scoria in cui si concentrano tutti gli altri elementi valorizzabili. Dalla scoria, attraverso un procedimento idrometallurgico, si ottengono gli altri componenti allumina, titanio, scandio e terre rare nelle caratteristiche di qualità richieste dal mercato».

Il progetto non si ferma solo ai prototipi e all’impianto pilota costruito a Macchiareddu ma ha anche un programma operativo: un business plan per un investimento da 20 milioni di euro «ammortizzabile in cinque anni». «L’impianto prevede la lavorazione 25 mila tonnellate annue che, e una volta a regime potrebbero diventare 100mila». Un’idea applicabile sia sia in Sardegna sia all’estero. «È una sfida importante – spiega ancora Imerito – un progetto da sogno, capace di cambiare il modo di fare industria, recuperando tutto ciò che si può, rispettando l’ambiente, riducendo o eliminando quasi del tutto il conferimento in discarica. In questo modo il Fango Rosso da rifiuto è diventato una risorsa. è quindi un esempio di completa attuazione della cosiddetta economia circolare».

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Si è concluso con un bilancio molto positivo il 1° Convegno Internazionale Green Business and Substainable Development, organizzato dal Technopole di Borj Cedria in collaborazione con il Gruppo Ecotec presso l’Hotel Laico di Hammet il 14, 15 e 16 maggio 2015.

I lavori del Congresso sono iniziati la mattina del 14 maggio con il discorso inaugurale del Prof. Imed Regaya del Technopole e del Presidente del Gruppo Ecotec dott. Aldo Imerito, con la partecipazione straordinaria del Ministro della Formazione Professionale e del Lavoro Tunisino Zied LADHARI e delle più importanti Autorità della citta di Hammamet.

Un pubblico colto, attento e particolarmente partecipativo è stato la splendida cornice della prima edizione del Congresso, durante le quale sono state affrontate, con presentazioni scientifiche di ottimo livello, le principali tematiche della Green Economy (energie rinnovabili, riciclo e georisorse, uso razionale delle risorse naturali, tecnologie ambientali emergenti).

Il Gruppo Ecotec ha partecipato ai lavori del congresso con il Presidente Dr. Aldo Imerito, il Dr Mario Ragona e l’ing. Alessandro Dongu presentendo due interventi riguardanti la geotermia, quale nuova alternativa di energia rinnovabile, e le applicazioni del plasma termico per il trattamento dei rifiuti plastici e ospedalieri.

Al termine dei lavori, il Dr Aldo Imerito ha ringraziato gli organizzatori del Technopole, in particolare il Professor Imed Regaya, per il successo della prima edizione…..AD MAIORA!

 

Il Gruppo Ecotec e l’Istituto Superiore di Scienze e Tecnologie ambientali di Borj-Cedria (Tunisia) hanno siglato un importante accordo di cooperazione internazionale della durata di quattro anni.

Il Presidente del Gruppo Ecotec dott. Aldo Imerito spiega che l’obiettivo dell’accordo è quello di “condividere esperienze operative , tecnologie e conoscenze del mercato dei rifiuti industriali italiani ed europei di proprietà di Ecotec con la competenza scientifica e universitaria del ISSTE”.

Il dott. Aldo Imerito si auspica che mediante questo accordo l’ISSTE possa in breve tempo diventare un centro specializzato nella soluzione di problemi ambientali e nella ricerca di nuove tecnologie a bassa energia e impatto zero sull’ambiente.

Nell’ottica di ampliare le proprie attività al di fuori del territorio nazionale, Il Gruppo Ecotec prosegue nella propria politica di espansione di contatti commerciali. A fine gennaio 2015, il Dr. Aldo Imerito, assieme ai suoi collaboratori, ha visitato lo stabilimento Boliden di Kokkola (Finlandia), il secondo più grande stabilimento di produzione dello zinco in Europa.

Il Dr. Aldo Imerito ha incontrato i vertici dello stabilimento ed il Management della R&S di Boliden Smelters; nel corso dell’incontro, il Dr Imerito dopo aver presentato il Gruppo Ecotec ha esposto le capacità di problem solving del Centro Ricerche Ecotec, con particolare riguardo ad alcuni argomenti di interesse dello stabilimento di Boliden Kokkola, aprendo la strada ad una successiva possibile collaborazione su temi di ricerca industriale specifici.